sabato 26 aprile 2014

Errori giovanili scelti V



Amici e conoscenti

Mi son dannato in un’aurea prigione
perché gli amici, pur di animo eletto,
non trovan per il mondo alcun diletto
fuor dalle mura di lor magïone.

Deh, non furon per me consolazione
come non lo è più questo natio tetto;
e temo, questa sera, sul mio letto
che soffocar dovrò la delusione.

E a dir che rallegrarmi è picciol cosa:
basterebbe del tempo speso assieme,
se non soltanto una fittizia posa.

O forse m’ha ingannato una frale speme?
La speme che in un alma accidïosa
possa attecchire anche un misero seme...

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